'1945-2018…RITORNO AL FUTURO’: l’evento di Confcommercio ha ripercorso quasi 80 anni di storia del nostro territorio dal dopoguerra al futuro  

19/01/2018

'1945-2018…RITORNO AL FUTURO’: l’evento di Confcommercio ha ripercorso quasi 80 anni  di storia del nostro territorio dal dopoguerra al futuro   

Un viaggio virtuale di quasi ottant’anni attraverso immagini, suoni, testimonianze e tante emozioni.

 Questo l’evento ‘1945-2018…RITORNO AL FUTURO’ organizzato da Confcommercio Mantova e svoltosi ieri pomeriggio nella sede dell’associazione, con la partecipazione straordinaria del presidente nazionale Carlo Sangalli, degli assessori di Regione Lombardia Gianni Fava e Mauro Parolini e, in platea, le massime espressioni della società e della politica mantovane.

Numerosissime le autorità presenti: Parlamentari, Consiglieri regionali, Prefetto, rappresentanti di tutti gli organi di pubblica sicurezza, della Camera di Commercio, dei sindacati e associazioni di categoria e degli istituti di credito, moltissimi sindaci, tra cui il primo cittadino Mattia Palazzi. Presente anche una nutrita rappresentanza del sistema Confederale, tra cui il presidente di Federazione Moda Italia Renato Borghi, il segretario generale di Confcommercio Lombardia Giovanna Mavellia e i presidenti di Confcommercio Verona e Brescia, rispettivamente Paolo Arena e Carlo Massoletti.

Dopo l’apertura del presidente Ercole Montanari e i saluti di Regione Lombardia portati dall’assessore Fava, è intervenuto il numero uno di Confcommercio Carlo Sangalli.

“Chiediamo al prossimo Governo due certezze – ha dichiarato Sangalli - ovvero l’abolizione delle clausole di salvaguardia per il 2019 evitando quindi l’aumento dell’Iva, e il proseguimento nella riduzione della pressione fiscale per raggiungere stabilmente quel 2% di crescita che consentirebbe alle famiglie di consumare di più e alle imprese di tornare a crescere. Solo così avremo veramente una ripresa, stabile, duratura e diffusa”.

La narrazione di chi eravamo, di cos’era Mantova dal punto di vista sociale, paesaggistico ed economico dall’immediato dopoguerra ai giorni nostri è stato affidata ad Achille Marzio Romani, professore emerito dell’Università Bocconi di Milano. Un racconto impregnato di suggestione e di ricordi lontani, un vero e proprio ‘amarcord’ che ha restituito con forza l’idea dell’impresa a ‘misura d’uomo’. Immagini scolpite nella memoria come il bombardamento dei ponte dei Mulini del 1945, l’alluvione del 1951, la bonifica della Fossa Magistrale fino alla Mantova degli anni ‘60 con i ciclisti sul ponte di San Giorgio e piazza Sordello invasa dalle Seicento, i primi insediamenti industriali e il potenziamento di Valdaro, si sono intervallate a scatti di vecchi mercanti con le loro storiche botteghe che – ha detto Montanari - ‘esprimono perfettamente l’apporto che il terziario ha fornito allo sviluppo della nostra città e della nostra provincia, con negozi, alberghi, luoghi di servizio e di svago, caffè, trattorie e ristoranti’. ‘La storia dello sviluppo di Mantova del secondo dopoguerra è stata accompagnata, come è accaduto nel resto del Paese, da una fortissima crescita del terziario che ne ha da sempre rappresentato l’anima portante’ – ha aggiunto Montanari. Ed è proprio nell’immediato dopoguerra che nasce, esplodendo nel suo vero significato, l’Unione dei Commercianti di Mantova (oggi Confcommercio Mantova) che in tanti e per tanti anni hanno chiamato Uncom: ‘Un’associazione di persone che hanno fatto la scelta del fare e dell’intraprendere e che ha sempre avuto l’obiettivo di essere attore determinante della vita e vitalità del tessuto economico e sociale del territorio’.

E il parallelismo dopoguerra-crisi economica è quasi d’obbligo: ‘Oggi più che mai dobbiamo ridestare la forza e l’orgoglio che sono nel nostro Dna, Dna che abbiamo ereditato dai nostri padri che hanno saputo ricostruire il Paese, portare benessere e garantire ricchezza’.

Dopo aver ampliato la propria rappresentanza, accogliendo nuove tipologie di impresa e nuovi settori, Confcommercio ha garantito negli anni sempre maggior supporto ai propri iscritti, nell’affrontare la quotidianità del mercato, portando innovazione e agevolando la competitività. I vecchi mercanti hanno lasciano il posto a nuovi imprenditori, nuove imprese, dimensioni, modelli di dialogo tra ‘mercante’ e consumatore, linguaggi, strumenti e contenuti, ma conservando la stessa intensità di sempre.

 Poi il futuro: rivoluzione digitale, droni, intelligenza artificiale, ben raccontata da Giorgio Casoni, Founder di  Spinnvest.

‘Digitale, tecnologia e crisi hanno completamente spazzato via il vecchio imponendoci un nuovo con cui fare i conti che ci ha costretti ad una profonda riflessione sulla nostra identità e il nostro ruolo’ ha riassunto il presidente - fino alla risposta finale: oggi il nostro obiettivo è traghettare le aziende verso il futuro. Un futuro fatto di tecnologie, di digitale, di reti d’impresa, di globalizzazione e nuovi modelli di consumo, mantenendo al contempo quella dimensione primordiale di impresa a misura d’uomo, a servizio dell’uomo. Dobbiamo essere, per le nostre aziende, un porto sicuro dove trovare rifugio nella tempesta, in cui rientrare quando la vela è spezzata ma da cui ripartire quando il sole spunta e il vento comincia a soffiare. Il futuro è già tra noi”. 

Leggi l'itervento integrale del Presidnete Ercole Montanari

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